Ciao a tutti
Due piccole osservazioni sull'allenamento di ieri.
Bellissime condizioni, il vento ha raggiunto punte di 18 nodi. Onda corta rimanendo protetti dal molo del porto, leggermente più formata e graziosa se ci si spostava un po' più ad ovest.
Atleti presenti: Sciuto, Girlando, La Via, Pappalardo.
Condizioni ideali per lavorare sulla tecnica e sul passo. Dopo un po' di riscaldamento con un esercizio sulla regolazione del picco e della base in navigazione, abbiamo cominciato con una serie di abbattute. Direzione "Plaia". La manovra con queste condizioni di vento presenta alcune difficoltà, soprattuto per michele che ha ancora pochissime ore di allenamento alle spalle. un po' meglio gli altri. Ma al solito, alcune manovre riescono a meraviglia, altre lasciano a desiderare. Prima di tutto il vang dai 12 nodi in su deve essere perfettamente regolato, altrimenti si corre il rischio di avere le balumine troppo aperte e una barca troppo nervosa. Per chi ha il quarto rinvio, consiglio vivamente di utilizzarlo con queste condizioni, altrimenti accorciate il nodo di sicurezza per evitare che la scotta si molli eccessivamente in poppa rischiando di farvi ingavonare o peggio ancora scuffiare. Attenzione all'uso eccessivo di timone, in manovra, per abbattere basta una leggere poggiatina, (ovviamente se proveniamo da un'andatura di poppa piena), con la mano con cui teniamo la scotta, prendiamo il circuito della scotta (cerchiamo di afferrarlo almeno al centro come altezza), portiamo il peso verso il centro dell'imbarcazione spostando il piede di poppa. Questo lo avvicineremo il più possibile al bordo sottovento (che sarà il futuro spravento) in questo modo saremo pronti a controbilanciare la barca dopo che avremo tirato con forza verso di noi il circuito della scotta per far cambiare mura alla vela e porteremo il peso dalla posizione centrale a quella sopravento. Mentre la vela sta cambiando mura il timone deve tornare al centro o addirittura andare leggermente alla "nuova" poggia (ovviamente se consideriamo di aver già cambiato mura altrimenti orza) per riportare la barca in andatura e cercare di perdere meno strada possibile. una volta seduti sul bordo faremo il cambio delle mani (scotta timone). Assolutamente evitiamo di mollare il timone dalle mani. L'errore più grave che si commette nell'abbattuta con queste condizioni è quello di lasciare il timone alla poggia mentre la vela sta cambiando mura. Il risultato è che la barca sbanda la vela finisce a mollo con la parte estrema del boma, e la barca straorza facendoci perdere velocità e metri. Possiamo aiutarci per stare in equilibrio mettendo una mano sulla scassa della deriva. Evitiamo di inginocchiarci sul fondo della barca.
Per quanto riguarda le virate, ho notato che alcuni virando come se ci fosse vento medio leggero, con la conseguenza che la barca sbanda eccessivamente e spesso si rischia una straorza o comunque la barca stenta a ripartire. Con queste condizioni la barca deve rimanere piatta, evitiamo virtuosismi e pensiamo a finire la virata il prima possibile e rimetterci in assetto portando la barca piatta con la scotta cazzata a segno. Decisamente meglio i 360° e i 720°.
Quando il vento è calato arrivando a 12 nodi abbiamo fatto una poppa togliendo la deriva per testare la vostra padronanza del mezzo. Michi purtroppo è scuffiato! Spero soltanto che non ti sia venuto il raffreddore. Dai michi, continua così, non ti arrendere, pensa che fai vela da solo un anno mentre gli altri almeno da tre.
alla prossima.
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