lunedì 26 novembre 2012

Osservazioni sulla regata di domenica

Ciao a tutti!

Ancora un po' di attesa per le classifiche spero di riuscire a pubblicarle entro stasera. Nel frattempo alcune osservazioni sulle regatine di ieri.

Nonostante le previsioni davano totale assenza di vento, siamo riusciti a portare a termine tre prove caratterizzate da un vento con intensità sempre superiore ai sei nodi.  Senza bussola e senza filo di lana abbiamo messo un campo di regata più che decente, sia per quanto riguarda la durata, sia per quanto riguarda la posizione delle boe rispetto alla media del vento. Magari mettessero dei campi così alle regate zonali.

Finalmente tre partenze regolari. Nessuna barca è partita BFD, la scelta di dare la bandiera nera subito ha pagato. Ovviamente non tutti sono partiti bene. molti pur di partire in barca comitato, (tra l'altro non era sempre l'estremo favorevole, la linea infatti era posizionata in maniera neutra) hanno rischiato troppo e sono rimasti ingabbiati. altri invece più furbi, essendo la linea neutra, hanno preferito partire sottovento ma liberi, aspettando il primo salto di vento a sinistra per portarsi sulla destra del campo di regata. Lato che all'inizio della bolina sembrava pagare di più. In realtà il vento saltava spesso  e con un po' di attenzione e bravura si riusciva a tagliare in fase (sui buoni) e recuperare tantissimo sugli avversari più addormentati.

Nelle prime due prove salvo è partito bene in comitato è stato  il primo a virare ed ad andare a destra. Appena il vento ha dato un colpo a destra si è riportato subito sulla sinistra capitalizzando il vantaggio e controllando il gruppo. Da li in poi ha sempre controllato il gruppo ed ha regatato sui salti e la regata è stata di una semplicità assoluta per lui. Un po' più complicata è stata la regata invece per chi a causa di una partenza non brillante è stato costretto ad andare contro fase (sullo scarso) o per togliersi dai rifiuti o per rischiare e portarsi sopravvento agli avversari e sperando di recuperare metri su di loro virando entrando di nuovo in fase. (buono). Ricordatevi! Con il vento che salta andate in contro fase (sullo scarso) solo se volete correre qualche rischio o se siete costretti per togliervi dai rifiuti di qualche avversario. Altrimenti navigate sul buono ossia il bordo che vi avvicina di più alla boa.

Molti di voi non sanno quando stanno navigando sul buono o sullo scarso. Cominciate a chiedervelo. Prendete dei punti di riferimento, guardate le boe, guardate gli avversari. Guardate tutto quello che possa servirvi per capire se state navigando sullo scarso o sul buono. Fin quando non lo capirete non regaterete mai bene quando il vento salta. Se avete dei dubbi e vi interessa fare bene alle regate chiedete spiegazioni ai vostri istruttori. Vi faremo dei disegnini.

Per molti di voi, soprattutto i più piccolini e meno esperti, la partenza è stata determinante.  chi è partito bene (vedi matteo canova) è riuscito ad entrare in regata e rimanere davanti.  chi è partito male (vedi corrado, claudio e gianluca)  invece non è mai riuscito ad entrare in regata ed è rimasto sempre indietro perdendo metri su metri. Forse demoralizzati dalla partenza non avete nemmeno provato a recuperare ed ancora una volta invece che ragionare sui salti avete deciso di spararvi i bordi sperando nella botta di culo.

Nel lasco, l'unica cosa che vi permette di recuperare rispetto ad i vostri avversari è la velocità. pertanto ci vuole massima concentrazione e bisogna avere la vela regolata sempre al meglio. Troppe vele regolate male, (picchi troppo cazzati, scotte mai cazzate a segno) nessuno lavora sull'onda come  dovrebbe. Movimenti sballatissimi. pochissima coordinazione e pochissima sincronia con le onde. in altre parole tecnicamente molti di voi sono lontani anni luce, e perdono tantissimo in velocità. recuperare metri al lasco è importantissimo.

Per la poppa, con riferimento alla velocità ovviamente vale quanto detto per il lasco, inoltre bisogna capire subito qual'è il lato conveniente (che ci fa arrivare prima in boa) o in caso di salti di vento capire quando è il momento di strambare. Rispetto alla bolina è un po' più complicato accorgersi dei salti di vento. La bandierina segna vento che avete in testa d'albero servirebbe a quello! Molti di voi, soprattutto i piccolini orzano troppo nella prima parte della poppa ed arrivano in boa strapoggiati perdendo un sacco di metri e girando la boa di poppa nel peggiore dei modi. Ricordatevi! Di poppa la strategia da attuare con i salti di vento è inversa rispetto alla bolina. Stramberemo sul buono e navigheremo sullo scarso. Quest'ultimo infatti è quello che ci avvicina di più alla boa.

Alcuni di voi si troveranno un bel DSQ nonostante  gli episodi in questione meritavano un bel DNE.
Non vogliamo sentire storie del tipo "perchè a me si e a lui no". Abbiamo beccato voi. Evitate di fare questi numeri e di renderci il nostro compito più semplice.

C'è stato un episodio tra Giuliano e Michele Trobia, la prossima volta che faremo teoria simuleremo una protesta e la discuteremo con tanto di giuria e testimoni.

a presto.






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